In breve.....
La FCI (Federazione Cinologica Internazionale) è l Organizzazione CaninaMondiale. Comprende 92 membri e partner contrattuali (un membro per ogni paese) con propri pedigree e i propri giudici.
Il membro della FCI in Italia è l' ENCI( Ente Nazionale cinofilia Italiana).
La FCI ha cinque sezioni: Europa, Americhe e Caraibi, Asia e Pacifico, Medio Oriente e Africa.
Il FCI si assicura che i pedigree e giudici sono reciprocamente riconosciute da tutti i membri FCI.
La FCI riconosce 344 razze. Ognuno di loro è la 'proprietà' di un paese specifico. I paesi 'proprietario' delle razze scrivono gli standard di queste razze (descrizione dettagliata del tipo ideale della razza), in collaborazione con le norme e le Commissioni Scientifiche della FCI. Questi standard sono il riferimento per i giudici alle esposizioni detenute in paesi membri della FCI, ma anche per gli allevatori nel loro tentativo di produrre cani di alta qualità.
Ogni paese membro FCI ha esposizioni nazionali, internazionale,come pure di lavoro (prove di caccia e test, gare di agilità e obbedienza, le razze, che scorre e prove pastorizia ecc) . ha inoltre regolementi dei Campionati di bellezza ed Lavoro.
I risultati in gare internazionali sono trasmessi all'ufficio FCI dove vengono elaborati e omologati. Quando un cane è stato assegnato un certo numero di premi, è idoneo per il titolo di, Internazionale di Bellezza, di lavoro, Agilità, Sheepdog, Obedience, Mondioring, IRO, Bellezza e Performance o Herding Champion . Questi titoli sono omologati dalla FCI.
Inoltre, ogni allevatore può richiedere la registrazione internazionale del suo nome allevamento tramite la sua organizzazione nazionale canina.
Web: www.fci.be/en/
ENCI
L’ E.N.C.I. è, come dice il titolo, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, ovvero quell’ente che regolamenta tutto ciò che riguarda il mondo della cinofilia ufficiale quindi: la registrazione dei pedigree, la suddivisione delle razze negli appositi gruppi, l’organizzazione delle esposizioni di bellezza e delle gare di lavoro, delle gare di agility, la gestione dei club di razza, la cessione degli affissi e così via.
Quasi tutte le razze hanno un proprio club di razza o Associazione.
Le associazioni o club di razza sono associate all' ENCI del quale osservano lo Statuto, i Regolamenti, le delibere e le determine, assolvendo scrupolosamente gli incarichi che le saranno da esso delegati, sotto,l'indirizzo, vigilanza, controllo e potere di sanzione e di sostituzione deIl'ENCI.
Dai club di razza vengono organizzate Prove di lavoro, Raduni e Mostra Speciali
Una volta l'anno queste società specializzate organizzano un Campionato Sociale di Bellezza e uno di Lavoro(quest' ultimo solo per le razze sottoposte).
IL PEDIGREE (CERTIFICATO GENEALOGICO)
Il pedigree è il certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI e viene spedito all’allevatore o alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.
Tra le altre cose, nel pedigree sono annotati:
Sul Libro genealogico on line che è accessibile a tutti dal sito dell’ENCI (www.enci.it) potranno essere trovate numerose altre informazioni e correlazioni utili.
Il certificato genealogico (o pedigree) garantisce che l’iscrizione del cane sia avvenuta secondo le procedure che scaturiscono direttamente dalla normativa emanata per decreto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. In caso di smarrimento, l’iscrizione al Libro genealogico tenuto dall’ENCI aiuta la rintracciabilità del cane indipendentemente dalla Regione in cui è stato smarrito. L’allevatore con affisso ENCI si impegna inoltre a far riprodurre cani sani, privi di malattie manifeste o patologie ereditarie.
Un cane sprovvisto di pedigree emanato dall’ENCI non può essere considerato un “cane di razza”, anche se morfologicamente simile e non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali (esposizioni, prove di lavoro, ecc). Sarà inoltre ben difficile che un allevatore accetti di accoppiare il proprio cane con un soggetto di cui si sa poco e su cui non si hanno notizie verificabili circa la corretta selezione e le origini. I cuccioli eventualmente prodotti non possono inoltre essere automaticamente iscritti al Libro genealogico.
Le tariffe previste per ottenere il pedigree sono riportate in chiaro sul sito ufficiale dell’ENCI (www.enci.it) e non sono certamente elevate. Diffidate dunque di chi vende un cucciolo di razza senza pedigree o con un notevole rincaro se volete il certificato, perché un allevatore serio lo considera parte integrante del prezzo del cucciolo.
Sappiate inoltre che:
Per la legislazione italiana la vendita di cani proposti come “di razza”, senza che questa qualità sia attestata dal pedigree, è vietata dal Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992.
Il membro della FCI in Italia è l' ENCI( Ente Nazionale cinofilia Italiana).
La FCI ha cinque sezioni: Europa, Americhe e Caraibi, Asia e Pacifico, Medio Oriente e Africa.
Il FCI si assicura che i pedigree e giudici sono reciprocamente riconosciute da tutti i membri FCI.
La FCI riconosce 344 razze. Ognuno di loro è la 'proprietà' di un paese specifico. I paesi 'proprietario' delle razze scrivono gli standard di queste razze (descrizione dettagliata del tipo ideale della razza), in collaborazione con le norme e le Commissioni Scientifiche della FCI. Questi standard sono il riferimento per i giudici alle esposizioni detenute in paesi membri della FCI, ma anche per gli allevatori nel loro tentativo di produrre cani di alta qualità.
Ogni paese membro FCI ha esposizioni nazionali, internazionale,come pure di lavoro (prove di caccia e test, gare di agilità e obbedienza, le razze, che scorre e prove pastorizia ecc) . ha inoltre regolementi dei Campionati di bellezza ed Lavoro.
I risultati in gare internazionali sono trasmessi all'ufficio FCI dove vengono elaborati e omologati. Quando un cane è stato assegnato un certo numero di premi, è idoneo per il titolo di, Internazionale di Bellezza, di lavoro, Agilità, Sheepdog, Obedience, Mondioring, IRO, Bellezza e Performance o Herding Champion . Questi titoli sono omologati dalla FCI.
Inoltre, ogni allevatore può richiedere la registrazione internazionale del suo nome allevamento tramite la sua organizzazione nazionale canina.
Web: www.fci.be/en/
ENCI
L’ E.N.C.I. è, come dice il titolo, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, ovvero quell’ente che regolamenta tutto ciò che riguarda il mondo della cinofilia ufficiale quindi: la registrazione dei pedigree, la suddivisione delle razze negli appositi gruppi, l’organizzazione delle esposizioni di bellezza e delle gare di lavoro, delle gare di agility, la gestione dei club di razza, la cessione degli affissi e così via.
Quasi tutte le razze hanno un proprio club di razza o Associazione.
Le associazioni o club di razza sono associate all' ENCI del quale osservano lo Statuto, i Regolamenti, le delibere e le determine, assolvendo scrupolosamente gli incarichi che le saranno da esso delegati, sotto,l'indirizzo, vigilanza, controllo e potere di sanzione e di sostituzione deIl'ENCI.
Dai club di razza vengono organizzate Prove di lavoro, Raduni e Mostra Speciali
Una volta l'anno queste società specializzate organizzano un Campionato Sociale di Bellezza e uno di Lavoro(quest' ultimo solo per le razze sottoposte).
IL PEDIGREE (CERTIFICATO GENEALOGICO)
Il pedigree è il certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI e viene spedito all’allevatore o alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.
Tra le altre cose, nel pedigree sono annotati:
- i dati anagrafici e identificativi del cane (razza, nome, sesso, data di nascita, colore
del mantello, microchip); - il numero d’iscrizione ad uno dei Registri di cui si compone il Libro genealogico;
- la genealogia del cane (genitori, nonni, bisnonni e trisnonni);
- chi, tra gli antenati, è stato campione di bellezza o di lavoro in Italia o all’estero e ha conseguito risultati in prove, brevetti, selezioni e/o è stato sottoposto a controlli sanitari per le displasie.
- i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
- I diversi passaggi di proprietà avuti del cane.
Sul Libro genealogico on line che è accessibile a tutti dal sito dell’ENCI (www.enci.it) potranno essere trovate numerose altre informazioni e correlazioni utili.
Il certificato genealogico (o pedigree) garantisce che l’iscrizione del cane sia avvenuta secondo le procedure che scaturiscono direttamente dalla normativa emanata per decreto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. In caso di smarrimento, l’iscrizione al Libro genealogico tenuto dall’ENCI aiuta la rintracciabilità del cane indipendentemente dalla Regione in cui è stato smarrito. L’allevatore con affisso ENCI si impegna inoltre a far riprodurre cani sani, privi di malattie manifeste o patologie ereditarie.
Un cane sprovvisto di pedigree emanato dall’ENCI non può essere considerato un “cane di razza”, anche se morfologicamente simile e non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali (esposizioni, prove di lavoro, ecc). Sarà inoltre ben difficile che un allevatore accetti di accoppiare il proprio cane con un soggetto di cui si sa poco e su cui non si hanno notizie verificabili circa la corretta selezione e le origini. I cuccioli eventualmente prodotti non possono inoltre essere automaticamente iscritti al Libro genealogico.
Le tariffe previste per ottenere il pedigree sono riportate in chiaro sul sito ufficiale dell’ENCI (www.enci.it) e non sono certamente elevate. Diffidate dunque di chi vende un cucciolo di razza senza pedigree o con un notevole rincaro se volete il certificato, perché un allevatore serio lo considera parte integrante del prezzo del cucciolo.
Sappiate inoltre che:
Per la legislazione italiana la vendita di cani proposti come “di razza”, senza che questa qualità sia attestata dal pedigree, è vietata dal Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992.