L'uomo che creò il proprio ideale di cane dedicando la propria vita
Chi era max von Stephanitz
Max Emil Friederick von Stephanitz nacque il 30 dicembre del 1864 da famiglia agiata di stirpe nobile. Come era usuale per i rampolli delle famiglie gentilizie tedesche, Max terminati i primi studi a 19 anni si arruolò nell'esercito Prussiano per intraprendere la carriera di ufficiale. Per un certo periodo fu dislocato presso l'Istituto di medicina veterinaria di Berlino, dove apprese quelle conoscenze di biologia che in seguito gli furono preziose per la riproduzione e selezione su base scientifica della futura razza del cane da Pastore tedesco. Una volta ripresa la vita militare vera e propria, si racconta che durante una pausa in occasione di alcune manovre sul fiume Reno, il giovane Max von Stephanitz scorse un pastore che stazionava con il proprio gregge in prossimità di una foresta.Vide due cani che correvano e controllavano le pecore dietro gli appositi comandi impartiti dal pastore. Max von Stephanitz rimase colpito da questa scena a tal punto che sentì il bisogno di divenire il proprietario di almeno uno dei due cani in questione. Avvicinò il pastore e gli propose dei soldi, ma questi non volle scendere a patteggiamenti di sorta, negandogli questa soddisfazione. Questo in ogni modo fu un segno del destino. Nel 1890 realizzò finalmente il sogno di incominciare a lavorare per quella che poi sarebbe stata la sua razza canina ideale.
Max von Stephanitz cultore ed iniziatore della nascente razza di cane da pastore nazionale.
Dopo l'esperienza della società speciale Philax, Max von Stephanitz venne alla conclusione di dover selezionare tutti i ceppi di cane da pastore di Germania reperibili sul territorio e si ripromise di produrre una razza di cane con delle spiccate doti fisiche supportate da una morfologia elegante ed atletica al contempo ed innate caratteristiche di obbedienza ed utilità. Nel proseguo della sua attività di selezione, dietro esperienze dirette, Von Stephanitz fissò dei procedimenti di incrocio per determinare dei particolari aspetti morfologici e caratteriali indicando inoltre le tipologie di cane da pastore ed i ceppi di provenienza prendendo spunto per la tecnica di selezione, anche da metodologie già adottate in Inghilterra dagli allevatori di cani da pastore. I suggerimenti di von Stephanitz, come detto, vennero molto apprezzati e seguiti dagli allevatori dell'epoca. L'idea di fondo ormai diffusa negli allevatori di cane da pastore era quella di creare una razza di cane da pastore prettamente germanico che incentrasse a se le qualità fondamentali di un cane da utilizzo (il cane da pastore per le proprie doti innate nel panorama cinofilo del tempo era quello che più impersonava questo ruolo) e per quanto riguardava il carattere, evidenziare delle marcate doti di obbedienza ed intelligenza. Il merito di von Stephanitz è stato quello di fissare ed integrare in una originale sintesi, le caratteristiche per lui ritenute ottimali, presenti nei cani da pastore dei Länder (le vaste pianure del nord) e delle Hügeln (i territori collinosi del sud) all'interno del territorio germanico promuovendo di fatto tra gli allevatori una sorta di nazionalismo cinofilo. La tesi di von Stephanitz fece presa tra i suoi adepti senza difficoltà determinando in essi la convinzione di attingere da determinati ceppi canini il materiale genetico occorrente ritenendolo più che sufficiente per realizzare una razza canina di dignità nazionale. Max von Stephanitz nel 1894 acquistò una proprietà presso Grafrath, dove stabili il suo centro di sperimentazione ed il suo affisso cinofilo.
Il primo cane da pastore tedesco della storia: "Hektor Linksrhein" alias "Horand von Grafrath".
Nel gennaio del 1898 presso Hannover, von Stephanitz assistette ad una piccola esposizione canina dove scoprì il cane "Hektor von Linksrhein" figlio di Kastor e Lene (vedi pedigree di Hektor) e che prontamente acquistò dal suo proprietario ed allevatore, Herr Friedrich Sparwasser, di Francoforte. Hektor rappresentava tutto ciò che il capitano aveva idealizzato durante tutti questi anni di sperimentazione e selezione canina.
Nascita dell'associazione nazionale del cane da pastore tedesco ("Deutsche Schäferhunde Verein" - S.V. 1899 )
Per quanto concerne la vita privata - Max von Stephanitz - come detto - era di origine nobile e nel 1883 intraprese la carriera da ufficiale nell'esercito prussiano. Nel 1899 fu nominato capitano di cavalleria, onore riservato, in specie ad ufficiali di giovane età provenienti da ceti altolocati. Questa promozione, il far parte del rango di ufficiale di carriera, gli valeva quindi un ruolo di particolare rispetto all'interno della società in cui viveva. Ciò nonostante, poco dopo la sua nomina di Capitano, dovette lasciare l'esercito in quanto prese in sposa una giovane donna, attrice di teatro, a dispetto della mentalità e delle regole del tempo che vigevano nel proprio ceto. Dal suo matrimonio ebbe dopo alcuni anni due figli, Otto ed Hertha . Max von Stephanitz all'età di 34 anni ebbe così il tutto tempo necessario da dedicare alla sua vera passione: la creazione di una razza canina che rappresentasse il suo ideale di cane. Il 22 aprile del 1899 fondò insieme al suo amico Arthur Meyer (della VDH), tre allevatori di ovini, due proprietari di manifatture, un architetto, un sindaco, un albergatore ed un magistrato la "Verein fur Deutsche Schäferhunde" ovvero la S.V - Von Stephanitz ne divenne quindi il presidente ed Arthur Meyer il segretario il quale conduceva l'organizzazione dell'associazione dalla propria dimora sita in Stuttgart. Tutti insieme quindi dettero vita a quella che di lì a pochi decenni divenne la più grande associazione per allevatori di cani del mondo. Max von Stephanitz a seguito della sua nomina, cambiò il nome del suo cane Hektor in quello di "Horand von Grafrath" e lo iscrisse come primo esemplare nel S.V. Zuchtbuch (il registro ufficiale dei cani ammessi alla società . Horand era un cane dal garrese alto 61/62 cm - una ottima media taglia, dagli arti potenti, dalla struttura agile con delle buone linee ed un'ottima forma di testa dai tratti gentili. Dal punto di vista caratteriale ad Horand piaceva combattere contro gli altri cani, ma per il resto era un cane dal carattere amabile, come in questo sunto dichiara Max von Stephanitz. Dopo alcuni anni von Stephanitz - come detto - ebbe due figli: Otto che in seguito divenne proprietario terriero e non si interessò per niente alla passione canina del padre ed Hertha, che si rivelò una preziosa collaboratrice per la conduzione e la continuità della società canina. Hertha, dimostrò un reale interesse per la S.V. infatti seguì assiduamente i progetti del padre per la diffusione della razza e, fra i tanti compiti che assolveva, divenne anche l'interprete ufficiale della S.V. - allorché la "Siegerschau" (esposizione annuale per l'allevamento del cane da Pastore tedesco in Germania, che allora comprendeva solo due classi di esposizione, una per i maschi e l'altra per le femmine, entrambi di classe adulta) crebbe di importanza divenendo un evento di rilievo internazionale, quindi ricevendo anche la visita degli allevatori provenienti dall'estero. Come detto, Horand von Grafrath, divenne il soggetto ideale sul quale iniziare l'evoluzione della novella razza canina. A conferma di ciò, "Hektor von Schwaben" nel 1900 e successivamente nel 1901, fu eletto Sieger e, ancora nel 1902, "Peter von Pritschen" - un altro suo figlio - convalidò questa tendenza. Nel 1903, questa volta, fu un figlio di "Hektor von Schwaben" a calcare il podio di Sieger, cioè, "Roland Park" (nipote di "Horand von Grafrath").
"Hektor Linksrhein" nel 1899, fu ribattezzato da Max von Stephanitz in "Horand von Grafrath". Il fratello di Horand, "Luchs Sparwasser " (SZ 155) fu anche lui un bel esemplare di maschio. Dalla linea di sangue di questi due soggetti discende gran parte degli attuali pastori tedeschi.
Alcune frasi celebri del ferreo Capitano Max von Stephanitz tratte dal suo libro.
"Innanzitutto il cane da pastore tedesco deve essere un cane da utilità, altrimenti non è un cane da Pastore tedesco"
"L'allevamento di un cane da pastore tedesco, a priori, è l'allevamento di un cane da utilità e questa deve essere la finalità principale, altrimenti è meglio cessare di allevare cani da pastore tedesco".
"Utilità ed intelligenza sono le doti principali del cane da Pastore tedesco"
Max Emil Friederick von Stephanitz nacque il 30 dicembre del 1864 da famiglia agiata di stirpe nobile. Come era usuale per i rampolli delle famiglie gentilizie tedesche, Max terminati i primi studi a 19 anni si arruolò nell'esercito Prussiano per intraprendere la carriera di ufficiale. Per un certo periodo fu dislocato presso l'Istituto di medicina veterinaria di Berlino, dove apprese quelle conoscenze di biologia che in seguito gli furono preziose per la riproduzione e selezione su base scientifica della futura razza del cane da Pastore tedesco. Una volta ripresa la vita militare vera e propria, si racconta che durante una pausa in occasione di alcune manovre sul fiume Reno, il giovane Max von Stephanitz scorse un pastore che stazionava con il proprio gregge in prossimità di una foresta.Vide due cani che correvano e controllavano le pecore dietro gli appositi comandi impartiti dal pastore. Max von Stephanitz rimase colpito da questa scena a tal punto che sentì il bisogno di divenire il proprietario di almeno uno dei due cani in questione. Avvicinò il pastore e gli propose dei soldi, ma questi non volle scendere a patteggiamenti di sorta, negandogli questa soddisfazione. Questo in ogni modo fu un segno del destino. Nel 1890 realizzò finalmente il sogno di incominciare a lavorare per quella che poi sarebbe stata la sua razza canina ideale.
Max von Stephanitz cultore ed iniziatore della nascente razza di cane da pastore nazionale.
Dopo l'esperienza della società speciale Philax, Max von Stephanitz venne alla conclusione di dover selezionare tutti i ceppi di cane da pastore di Germania reperibili sul territorio e si ripromise di produrre una razza di cane con delle spiccate doti fisiche supportate da una morfologia elegante ed atletica al contempo ed innate caratteristiche di obbedienza ed utilità. Nel proseguo della sua attività di selezione, dietro esperienze dirette, Von Stephanitz fissò dei procedimenti di incrocio per determinare dei particolari aspetti morfologici e caratteriali indicando inoltre le tipologie di cane da pastore ed i ceppi di provenienza prendendo spunto per la tecnica di selezione, anche da metodologie già adottate in Inghilterra dagli allevatori di cani da pastore. I suggerimenti di von Stephanitz, come detto, vennero molto apprezzati e seguiti dagli allevatori dell'epoca. L'idea di fondo ormai diffusa negli allevatori di cane da pastore era quella di creare una razza di cane da pastore prettamente germanico che incentrasse a se le qualità fondamentali di un cane da utilizzo (il cane da pastore per le proprie doti innate nel panorama cinofilo del tempo era quello che più impersonava questo ruolo) e per quanto riguardava il carattere, evidenziare delle marcate doti di obbedienza ed intelligenza. Il merito di von Stephanitz è stato quello di fissare ed integrare in una originale sintesi, le caratteristiche per lui ritenute ottimali, presenti nei cani da pastore dei Länder (le vaste pianure del nord) e delle Hügeln (i territori collinosi del sud) all'interno del territorio germanico promuovendo di fatto tra gli allevatori una sorta di nazionalismo cinofilo. La tesi di von Stephanitz fece presa tra i suoi adepti senza difficoltà determinando in essi la convinzione di attingere da determinati ceppi canini il materiale genetico occorrente ritenendolo più che sufficiente per realizzare una razza canina di dignità nazionale. Max von Stephanitz nel 1894 acquistò una proprietà presso Grafrath, dove stabili il suo centro di sperimentazione ed il suo affisso cinofilo.
Il primo cane da pastore tedesco della storia: "Hektor Linksrhein" alias "Horand von Grafrath".
Nel gennaio del 1898 presso Hannover, von Stephanitz assistette ad una piccola esposizione canina dove scoprì il cane "Hektor von Linksrhein" figlio di Kastor e Lene (vedi pedigree di Hektor) e che prontamente acquistò dal suo proprietario ed allevatore, Herr Friedrich Sparwasser, di Francoforte. Hektor rappresentava tutto ciò che il capitano aveva idealizzato durante tutti questi anni di sperimentazione e selezione canina.
Nascita dell'associazione nazionale del cane da pastore tedesco ("Deutsche Schäferhunde Verein" - S.V. 1899 )
Per quanto concerne la vita privata - Max von Stephanitz - come detto - era di origine nobile e nel 1883 intraprese la carriera da ufficiale nell'esercito prussiano. Nel 1899 fu nominato capitano di cavalleria, onore riservato, in specie ad ufficiali di giovane età provenienti da ceti altolocati. Questa promozione, il far parte del rango di ufficiale di carriera, gli valeva quindi un ruolo di particolare rispetto all'interno della società in cui viveva. Ciò nonostante, poco dopo la sua nomina di Capitano, dovette lasciare l'esercito in quanto prese in sposa una giovane donna, attrice di teatro, a dispetto della mentalità e delle regole del tempo che vigevano nel proprio ceto. Dal suo matrimonio ebbe dopo alcuni anni due figli, Otto ed Hertha . Max von Stephanitz all'età di 34 anni ebbe così il tutto tempo necessario da dedicare alla sua vera passione: la creazione di una razza canina che rappresentasse il suo ideale di cane. Il 22 aprile del 1899 fondò insieme al suo amico Arthur Meyer (della VDH), tre allevatori di ovini, due proprietari di manifatture, un architetto, un sindaco, un albergatore ed un magistrato la "Verein fur Deutsche Schäferhunde" ovvero la S.V - Von Stephanitz ne divenne quindi il presidente ed Arthur Meyer il segretario il quale conduceva l'organizzazione dell'associazione dalla propria dimora sita in Stuttgart. Tutti insieme quindi dettero vita a quella che di lì a pochi decenni divenne la più grande associazione per allevatori di cani del mondo. Max von Stephanitz a seguito della sua nomina, cambiò il nome del suo cane Hektor in quello di "Horand von Grafrath" e lo iscrisse come primo esemplare nel S.V. Zuchtbuch (il registro ufficiale dei cani ammessi alla società . Horand era un cane dal garrese alto 61/62 cm - una ottima media taglia, dagli arti potenti, dalla struttura agile con delle buone linee ed un'ottima forma di testa dai tratti gentili. Dal punto di vista caratteriale ad Horand piaceva combattere contro gli altri cani, ma per il resto era un cane dal carattere amabile, come in questo sunto dichiara Max von Stephanitz. Dopo alcuni anni von Stephanitz - come detto - ebbe due figli: Otto che in seguito divenne proprietario terriero e non si interessò per niente alla passione canina del padre ed Hertha, che si rivelò una preziosa collaboratrice per la conduzione e la continuità della società canina. Hertha, dimostrò un reale interesse per la S.V. infatti seguì assiduamente i progetti del padre per la diffusione della razza e, fra i tanti compiti che assolveva, divenne anche l'interprete ufficiale della S.V. - allorché la "Siegerschau" (esposizione annuale per l'allevamento del cane da Pastore tedesco in Germania, che allora comprendeva solo due classi di esposizione, una per i maschi e l'altra per le femmine, entrambi di classe adulta) crebbe di importanza divenendo un evento di rilievo internazionale, quindi ricevendo anche la visita degli allevatori provenienti dall'estero. Come detto, Horand von Grafrath, divenne il soggetto ideale sul quale iniziare l'evoluzione della novella razza canina. A conferma di ciò, "Hektor von Schwaben" nel 1900 e successivamente nel 1901, fu eletto Sieger e, ancora nel 1902, "Peter von Pritschen" - un altro suo figlio - convalidò questa tendenza. Nel 1903, questa volta, fu un figlio di "Hektor von Schwaben" a calcare il podio di Sieger, cioè, "Roland Park" (nipote di "Horand von Grafrath").
"Hektor Linksrhein" nel 1899, fu ribattezzato da Max von Stephanitz in "Horand von Grafrath". Il fratello di Horand, "Luchs Sparwasser " (SZ 155) fu anche lui un bel esemplare di maschio. Dalla linea di sangue di questi due soggetti discende gran parte degli attuali pastori tedeschi.
Alcune frasi celebri del ferreo Capitano Max von Stephanitz tratte dal suo libro.
"Innanzitutto il cane da pastore tedesco deve essere un cane da utilità, altrimenti non è un cane da Pastore tedesco"
"L'allevamento di un cane da pastore tedesco, a priori, è l'allevamento di un cane da utilità e questa deve essere la finalità principale, altrimenti è meglio cessare di allevare cani da pastore tedesco".
"Utilità ed intelligenza sono le doti principali del cane da Pastore tedesco"